Piave DOP

Il nome di questo formaggio DOP italiano deriva dal fiume che sorge nelle Alpi orientali, nel comune di Sappada, in provincia di Belluno. Le prime produzioni chiamate “Piave” risalgono al 1960, quando il formaggio Piave veniva prodotto in quantità limitata e conosciuto esclusivamente nella sua zona di origine. È prodotto con il latte di mucche alimentate con foraggi locali ricchi di fiori che conferiscono al latte particolari caratteristiche sensoriali.

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Descrizione

Piave DOP

PIAVE DOP – L’importante riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta è stato conferito al formaggio Piave dall’Unione Europea nel 2010. Come tutti i formaggi DOP italiani, la produzione di formaggio Piave segue rigide regole stabilite e protette dagli Standard di Produzione del Consorzio di Protezione; questi includono l’obbligo di contrassegnare l’intero lato dei formaggi e di personalizzarli con un’etichetta in carta di seta. A seconda dell’invecchiamento, il formaggio Piave può essere di quattro tipi: fresco (almeno 20 giorni di stagionatura), “mezzano” (minimo 60 giorni), vecchio (minimo 180 giorni) e molto vecchio (minimo 12 mesi). Questo formaggio ha una pasta semicotta, con una crosta morbida e leggera nel tipo fresco, che diventa più spessa e più consistente, più lungo è il periodo di invecchiamento. Nel Piave fresco, la pasta è molto leggera e compatta, mentre nel formaggio stagionato diventa sempre più giallo paglierino e con una struttura friabile.
Può essere servito come formaggio da tavola o come ingrediente base in ricette tradizionali come la “formait frit”, formaggio fritto accompagnato da polenta e crauti. Anche i tipi più maturi sono ampiamente grattugiati.

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